Ah, deviazione del pensiero verso un altarino, quello che viene chiamato “edicola”. Sì ho un vero debole per gli altarini e ci sono ovunque mi capiti di andare da Borgio Verezzi all’India e ovviamente ce ne sono alcuni anche a casa mia.
L’altarino
è un punto sacro, piccolo dove si raccolgono cose speciali per noi;
possono essere santi, minuscoli oggetti, piume o ricordi. Ma ritorniamo a ora e qui, che per Jiddu Krishnamurti,
grande filosofo indiano del secolo scorso che ho avuto la fortuna di
leggere, ascoltare e anche di incontrare, costituisce la unica, vera
meditazione!
Visto
che dove abito non è luogo adatto al basilico in generale e tanto meno
nel mese di febbraio, non mi resta che concentrarmi su piatti invernali a
base di zucca, di verza e cioccolata, create da mio figlio chef per il libro “Superpiccante” o su marmellate di limoni e mele.
Ingredienti x quattro:
1 kg di zucca pulita
35 gr zenzero fresco
2 scalogni
2 patate
sale, pepe e olio extra vergine di oliva q. b.
peperoncino in polvere q. b.
½ kg di pane casareccio
Dopo
aver eliminato buccia e parte interna spugnosa, tagliate la zucca e
fate le patate a pezzetti, dopo averle pelate. Unite il tutto agli
scalogni che avete affettato sottili e rosolate in una pentola con un
filo di olio per qualche minuto. Aggiungete 2 dl di acqua, salate e
lasciate cuocere con il coperchio per una ventina di minuti a fuoco
lento. Una volta ben cotto il tutto, passatelo con il mixer o mini pimer
dopo aver aggiunto pepe, olio e zenzero grattugiato. Se la vellutata
risulta troppo densa, basta aggiungere un pochino di acqua. Nel
frattempo tagliate il pane a cubetti e fatelo saltare in una padella
antiaderente con pochissimo olio, togliete dal fuoco i crostini e
spolverateli con un cucchiaino da caffè di peperoncino.
Pollo al peperoncino con verza e yougurt
Pollo al peperoncino con verza e yougurt
Ingredienti x quattro:
4 petti di pollo
3 cipollotti
1 verza
farina q. b.
2 cucchiai di coriandolo in polvere
5 cucchiai di tamari
2 cucchiai di peperoncino in polvere
1 cucchiaio di miele
burro q. b.
sale e olio extra vergine di oliva q. b.
170 gr di yoghurt greco
1 spicchio di aglio
erba cipollina q. b.
Tagliate
a listarelle longitudinali la carne, impanatele nella farina e
sistematele in una padella dove avete rosolato a fuoco basso il miele
con il burro. Fate saltare il pollo a fiamma viva per due minuti e,
prima di spegnere, aggiungete i cipollotti tagliati a rondelle, tamari,
peperoncino e coriandolo. Nel frattempo sbollentate per due minuti
alcune foglie di verza e una volta raffreddate, tagliatele anche loro a
listarelle e passatele in padella con olio e sale. A questo punto
preparate la salsa sbattendo con una frusta lo yoghurt con l’aglio
pressato e l’erba cipollina tagliata finemente.
Ingredienti:
150 gr di cioccolato fondente
110 gr di burro
70 gr di zucchero a velo vanigliato
80 gr di zucchero
85 gr di farina bianca 00
50 gr di noci
sale q. b.
Sciogliere
a bagnomaria il cioccolato e il burro, mescolando di tanto in tanto. In
una ciotola mescolate i rossi d’uovo con zucchero, farina, sale e per
ultimo incorporate gli albumi montati a neve. Quando l’impasto risulta
ben cremoso, aggiungete il cioccolato sciolto nel burro. Inserite anche
le noci spezzettate e il peperonciono e mettete in forno a 180° in
piccoli stampi per 30 minuti circa.
Ingredienti per 5 o 6 vasetti:
4 mele
600 gr di zucchero di canna
½ stecca di vaniglia
Sbucciate
le mele, privatele del torsolo, tagliatele a tocchi e mettetele in una
pentola con il fondo spesso insieme alla scorza dei limoni provenienti
da agricoltura biologica, solo la parte gialla, tagliata a striscioline
sottili, al succo dei limoni e alla vaniglia. Portate lentamente a
ebollizione e a questo punto aggiungete lo zucchero e fate bollire per
circa 30 minuti a fuoco vivo, mescolando spesso.
Nel
frattempo fate bollire i vasetti di vetro, controllando, nel caso non
siano nuovi, l’integrità dei tappi, asciugateli, versatevi la marmellata
ancora calda e chiudeteli subito.
Io
ho l’abitudine di tenere i barattoli appena chiusi a testa in giù fino a
quando si sono completamente raffreddati, anche se la maggior parte
delle ricette consiglia di chiuderli solo quando il contenuto si è
raffreddato e di procedere alla sterilizzazione poi, immergendo
completamente i vasetti nell’acqua fredda e lasciarli sobbollire per un
quarto d’ora. A ognuno la sua via.
“Per vivere meglio-dice André Gorz, filosofo francese del secolo scorso, fondatore dell’ecologia politica- si tratta di produrre e consumare diversamente, di fare meglio e di più con meno, eliminando le fonti di spreco e aumentando la durata dei prodotti.”
A
proposito di decrescita, che io sostengo nel modo più assoluto, non
solo nella teoria ma sempre più nella mia vita pratica, sono
interessanti per approfondire questo argomento: “Breve trattato sulla
decrescita serena” di Serge Latouche e “Decrescita felice “ e “Meno e
meglio” di Maurizio Pallante oltre al sito www.decrescitafelice.it.