Donne battagliere……
“Il ritorno non può essere considerato in termini puramente economici
– sostiene Vandana Shiva –ma prima di tutto si devono porre benessere e salute per
l’uomo e rispetto dell’ambiente. Il suolo è vita perché fornisce attraverso
l’agricoltura il nostro cibo.”
Gli economisti purtroppo sono parecchio ottusi e rispondono con
calcoli di PIL, sostenendo che ancora oggi il 75% della Terra non è sfruttato, quindi
sfruttabile, quando in realtà questi tre quarti del suolo sono perfettamente
usati da uomini considerati “primitivi” con
la raccolta e la piccola produzione agricola locale oltre che da innumerevoli
specie animali. L’alterazione di questo delicato equilibrio incomincia ad
essere davvero tangibile dal punto di vista climatico.
“In percentuale invece – dice la fisica indiana - una
piccola azienda è molto più produttiva di una grande che lavora con monocoltura.”
A questo proposito è interessantissimo il sito www.seedfreedom.net per la salvaguardia
della biodiversità dei semi che garantisce una produzione alimentare di
qualità; si scopre infatti che anche il cibo buono è minacciato di estinzione
proprio a causa di una scellerata strategia delle risorse.
Dal 1900 ad oggi, secondo One Planet Food www.oneplanetfood.info, il 75% della
diversità genetica delle colture è andata persa, proprio a causa dell’adozione
da parte degli agricoltori di varietà ad alto rendimento a discapito delle
varietà locali. Per quanto riguarda l’allevamento dei cosidetti animali da
reddito la situazione è ancora peggiore: il 30% delle razze domestiche rischia
l’estinzione e vengono perse 6 razze ogni mese!
Riporto il decalogo di OPF:
Acquista prodotti locali
Mangia prodotti di stagione
Diminuisci (drasticamente dico io) il consumo di carne
Scegli i pesci giusti
Privilegia prodotti biologici
Riduci gli sprechi
Cerca di non acquistare prodotti imballati
Cerca di evitare cibi elaborati
Bevi l’acqua del rubinetto
Evita gli sprechi anche ai fornelli
Sognando i sapori di estate in questa gelida primavera......
Calamaro ripieno con
Friariello
Ingredienti:
4 calamari medi
8 peperoncini friarielli
2 pomodori
1 zucchina
½ cavolfiore
2 cucchiai colmi di pinoli
14 cucchiai di pan grattato
2 arance
pepe rosa q b
pepe nero q b
sale q b
olio extravergine di oliva q b
miele q b
Pulite i calamari dalle interiora e dalla pelle, conservate
invece i tentacoli. Tagliate i pomodori a dadini dopo aver eliminato i semi e
l’acqua e fate a pezzetti anche le zucchine. Prendete un bel cavolfiore,
tagliatelo a metà e utilizzate le estremità della testa, dividendole a piccoli
pezzi. Con un filo d’olio saltate cavolo e zucchine in padella, a fuoco vivo,
per qualche minuto. In una padella a parte tostate i pinoli e il pan grattato,
mettete il tutto in una ciotola e mescolate per bene tutte le verdure.
Aggiungete inoltre i peperoncini puliti e tagliuzzati finemente e condite con
un filo di olio e un pizzico di sale. Farcite con questo composto il calamaro e
successivamente adagiatelo, testa compresa, in una padella antiaderente ben
calda. Fatelo abbrustolire come se avesse 4 lati da cuocere, basta circa un
minuto per parte, finchè risulti ben dorato. Prima di servire, spennellate il
calamaro di miele, leggermente riscaldato e aggiungete una presa di bacche di
pepe rosa, una macinata di pepe nero, un pizzico di sale e un goccio di olio.
Accompagnatelo con qualche spicchio di arancia fresco pelato.