giovedì 21 novembre 2013


......guardarsi intorno......

Per me tenere un blog non significa protagonismo  o necessità di connettersi a un mondo virtuale ma vuole dire semplicemente condividere e mettere in comunicazione pensieri e scoperte  perché da cosa nasce cosa…
Insomma vorrei fosse un piccolo trampolino per trovare nuovi sentieri, idee,  punti di vista e personaggi che camminano e così grazie al blog dell'amica Laura Pirovano scopro per esempio Gilles Clement che mi sembra subito un grande giardiniere (www.gillesclement.com). 
A questo proposito grazie per inviarmi sulla mia mail segnalazioni simili che riguardino però solo terra e cibo perchè ogni cosa abbia il suo posto.
“….fare il più possibile con e il meno possibile contro…” è la sua filosofia ovvero mantenere e accrescere la diversità biologica di un terreno osservando molto e intervenendo poco, con passo leggero, soprattutto senza andare contro la vocazione del luogo.

Mi godo nuovi spazi e nuovi paesaggi mentre l'inverno sta arrivando anche in Maremma!









Un giardiniere speciale è il signor Antonio di Alagna mio maestro apicoltore e inventore di piccoli stratagemmi come questo guinzaglio per l’opinel.




Tra le righe di un libro di Osho leggo: “Prima che una persona riesca a comprendere la sua meta deve capire come ha fatto a sbagliare strada” o meglio sentiero ……
Si parla di camminare in sintonia con sé stessi!

martedì 5 novembre 2013



Ho traslocato !!!!!
I veri blogger, quelli professional, sostengono che si deve alimentare il proprio blog di continuo e se passano più di tre giorni già è una rovina inammissibile nella comunicazione…..figuriamoci se passano mesi come nel mio caso, ma nel frattempo ecco dove sono finita!






Capisco che si possa interrompere un filo conduttore ma penso che sia bello ritornare a uno scambio di notizie ogni tanto come avveniva un tempo per posta, a meno che si tratti di passare informazioni legate ad avvenimenti di cronaca come quelli dei blogger utili, quelli che raccontano al mondo di violenze, bombardamenti e soprusi. Trovo invece francamente ridicolo essere sempre connessi per non sentirsi soli, penso che l’uomo si sia inventato un’altra bella dipendenza!




A proposito di mondo, nel corso di questa lunga assenza dal “sentiero delle volpi” ho cambiato davvero pianeta: altro clima e altri orizzonti.
Mi trovo in Maremma dal 25 settembre; ho traslocato da sola o meglio con tre cani, due gatti, cinque polli e un coniglio sul pick up e due cavalli e due capre al seguito con il trasportatore. Ho venduto le mie capre con molta tristezza e ho lasciato la montagna con un po’ di malinconia ma nello stesso tempo felice di cambiare finalmente sentiero!
Anche dove sono ora ci sono molte volpi ma anche tassi, tartarughe, istrici e grossi rospi che fino ad ora ho solo accarezzato ma non baciato come nelle favole….

Ecco un articolo interessante di  Franco Loi apparso sul Sole 24:
“In silenzio ad ascoltare sé stessi….La cosa più difficile e straordinaria nell’intraprendere qualsiasi azione, lavoro o atto creativo è far tacere la nostra mente, cioè il bagaglio di certezze, consuetudini o abitudini quotidiane che formano il patrimonio più diffuso del nostro pensiero per non parlare delle ideologie attraverso le quali siamo abituati ad accogliere e accettare la realtà al posto di affrontarla come esperienza diretta.”

E ancora….
L’avvocato  Pierre Servan-Schreiber dello studio legale parigino Skadden che fa parte di  Alliance of  Lawyers for Human Rights un associazione  che difende gratuitamente i diritti delle minoranze etniche ha cercato di bloccare la vendita all’asta di kachina oggetti sacri della tribù Hopi originaria dell’Arizona. “Sono rimasto colpito dall’universalità della loro filosofia; attraverso i kachina, gli Hopi pregano per l’arrivo della pioggia, ma è anche il loro modo di pregare per la pace nel mondo – non solo per la pace tra gli uomini ma anche per quella tra uomo e natura. Gli Hopi credono che gli esseri umani abbiano attraversato quattro mondi e che ogni mondo sia stato distrutto perché gli uomini non erano abbastanza buoni per meritare la vita. Solo pochi uomini moralmente forti furono autorizzati ad accedere al mondo successivo.

Secondo la loro profezia, nel prossimo mondo gli Hopi potranno decidere se vivere in armonia con gli elementi naturali come il vento e la pioggia, o se scegliere un’altra strada. Scegliere un’altra strada potrebbe significare la fine degli Hopi in quanto popolo. Guardando al mondo di oggi, non posso fare a meno di pensare che stiamo andando nella direzione sbagliata e che la profezia degli Hopi potrebbe rivelarsi corretta.”
Ecco un gatto di classe che mangia con la zampina.....

A presto..........................................